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Grandi Giri
- SergioLampo
- Spettatore
- Posts: 4
- Joined: 28/05/2022, 7:28
Grandi Giri
Giro d'Italia edizione 2024
Vi presento il mio percorso per il Giro d'Italia 2024.
Edizione che partirà dalla cronometro di Catanzaro e finirà con la passerella di Genova. 3500 Km e tanti metri di dislivello attendono i corridori nei 21 giorni di corsa.
Dettagli-->maps/tours/view/23159
Tappa 1
Catanzaro>Catanzaro Lido
Ad aprire le danze una cronometro un po' atipica, simile alla prima del 2020, vinta da Ganna a Palermo. Si tratta infatti di una crono che, per quanto di lunghezza rispettabile, è di fatto una picchiata dai 345 m della città calabra di Catanzaro alla località marina di Catanzaro Lido (4 m s.l.m.). Per quanto veloce, questa tappa potrebbe comunque già creare qualche divario fra i big.

Tappa 2
Soverato>Belvedere Marittimo
Seconda tappa e prima occasione per gli sprinter. La tappa, dopo aver preso il via da Soverato, affronterà nei primi 31 km due GPM in successione (di lunghezza considerevole ma con dolci pendenze), per poi presentarsi quasi interamente pianeggiante (fatti salvo le brevi ascese ai traguardi volanti di Lamezia Terme e Cetraro) fino al rettilineo di arrivi in leggera ascesa di Belvedere Marittimo.

Tappa 3
Sapri>Salerno
Ancora spazio alle ruote veloci per la terza frazione. Dalla partenza di Sapri alla località di San Pietro, la corsa si presenterà nervosa, con un susseguirsi continuo di saliscendi, in ogni caso non particolarmente insidiosi. A questo punto il percorso diventerà totalmente pianeggiante fino al traguardo di Salerno. Occhio al vento laterale nel lungo tratto di costa che porta dal traguardo volante di Paestum al traguardo.

Tappa 4
Eboli>Monte Vesuvio
Prima tappa per scalatori, dove la classifica potrà iniziare a delinearsi. Dopo aver affrontato il primo GPM di 1' categoria di questa edizione, il "Valico della Carbonara", dopo appena 39 km dalla partenza da Eboli, i corridori affronteranno un percorso tortuoso sia dal punto di vista altimetrico che planimetrico, prima di affrontare le dure rampe del Monte Vesuvio.

Tappa 5
Formia>Roma
Si riparte da Formia con la 4' tappa più lunga del Giro. Una tappa che parte da subito come una montagna russa: non c'è un metro di pianura per i primi 120 km. Tappa quindi probabilmente da fuga numerosa e di qualità, che si giocherà il tutto per tutto sul "Valico di Monte Spino" o, se non dovesse bastare, sul colle del Gianicolo e sul traguardo del Campidoglio nel suggestivo arrivo nella "Città Eterna".

Tappa 6
Santa Marinella>Follonica
Tappa molto incerta la 6'. Percorso per velocisti puri, se non fosse per la presenza dell'ascesa a Tirli a 18 km dal traguardo di Follonica. Una salita per niente impossibile, ma che potrebbe ingolosire le squadre di qualche sprinter resistente ad aprire il gas per selezionare il gruppo.

Tappa 7
Pomarance>Sarteano
Tappa molto insidiosa la 7'. Molti metri di dislivello, concentrati nella lunghissima "Poggio Seragio" e nella dura "Castiglioncello del Trinoro". Quest'ultima in particolare creerà probabilmente grande selezione per la presenza di un tratto di sterrato nella seconda parte, nel quale è compreso il km più duro al 14.3% medio, che si protrarrà per parte della picchiata verso il traguardo di Sarteano, per un totale di 8.5 km. Un tappa forse da fuga, che però crea il terreno giusto per un'imboscata da parte di qualche big coraggioso.

Tappa 8
Umbertide>Tolentino
Si prosegue da Umbertide con una tappa molto probabilmente per gli sprinter, ma che potrebbe presentare qualche situazione tattica interessante per la presenza della facile ma lunga salita al Valico di Colfiorito, dalla quale si scenderà solo dopo un lungo falsopiano e il passaggio dal Valico la Pintura, a soli 45 km dal traguardo di Tolentino.

Tappa 9
Penna Sant'Andrea>Roccaraso (Aremogna)
A chiudere la prima settimana di corse troviamo la tappa più lunga, e una delle più dure, di questa edizione del Giro d'Italia. Il secondo arrivo in salita, posto sulle rampe che da Roccaraso portano agli impianti sciistici di Aremogna, sarà preceduto dalle micidiali "Vado di Sole" e "Passo Lanciano" seguite da un percorso ricco di saliscendi fino ai piedi dell'erta finale.

Tappa 10
Giulianova>Martinscuro
Dopo un meritato giorno di riposo, la corsa riparte dalle Marche, più precisamente dal porto di Giulianova, con una cronometro individuale della rispettabile distanza di 34.4 km, che terminerà a Martinscuro. Percorso per gran parte pianeggiante, ad esclusione dei 3 Km per salire a Tortoreto nella prima metà di corsa. Un'occasione ghiotta per gli uomini più completi per scavare divari importanti con gli scalatori puri.

Tappa 11
Jesi>Imola (Autodromo)
Inizia con la tappa numero 11 il lungo trasferimento verso le Alpi valdostane. Quest'oggi i corridori affronteranno un percorso per sprinter purissimi, che li condurrà da Jesi all'"Autodromo Enzo e Dino Ferrari" di Imola.

Tappa 12
Reggio Emilia>Trino
Seconda e ultima tappa di trasferimento verso le Alpi, da Reggio Emilia a Trino. Una tappa analoga alla precedente dal punto di vista altimetrico, perfetta per gli sprinter purissimi, per i quali sarà probabilmente l'ultima occasione di splendere prima del gran finale di Genova. Da segnalare la lunghezza, che fa di questa tappa la terza più lunga dell'edizione.

Tappa 13
Ivrea>Colle San Carlo
Si giunge sulle Alpi per una tappa che lascerà il segno. Si entra in Valle d'Aosta quasi subito dopo la partenza da Ivrea, dove dopo solo 36 km dai 400 m di Verrès si salirà, tramite il Col d'Arlaz, ai 1602 metri del Col Tzecore. A seguire, una trentina di km di fondovalle per poter tirare il fiato prima di salire in successione a Pila, alla Sella della Charbonniere e infine ai 1969 m del Colle San Carlo da Morgex. Salita finale terribile: 10 Km al 10%, dove non ci sarà modo di nascondersi.

Tappa 14
Gignod>Zinal
Arrivo Svizzero per la 14' tappa, una tappa con molta salita ma senza pendenze troppo arcigne. Si parte dal piccolo comune valdostano di Gignod, da dove inizierà subito la salita al tunnel del Gran San Bernardo, che porterà la carovana fuori dall'Italia. Arrivati a Martigny dopo il Col des Planches, il percorso si discosterà dalla valle solo per salire a Les Agettes, a 60 km dal traguardo, fino a quando non si arriverà a Sierre, da dove lentamente ma lungamente si salirà prima a Saint-Luc e poi all'arrivo di Zinal. Tappa probabilmente da fuga.

Tappa 15
Villadossola>Alpe Motta
A chiudere la seconda settimana troviamo un'altra tappa alpina che potrebbe creare divari importanti. Dopo la partenza di Villadossola, si lascia rapidamente il verbanese per sconfinare in Svizzera dopo la salita di Druogno. In terra elvetica, il percorso si presenterà pianeggiante fino a 81 km dal traguardo, quando si imboccherà l'infinito Passo San Bernardino. Una volta scollinati, si scende brevemente verso Splügen, per poi affrontare la Cima Coppi di questa edizione, il Passo Spluga, a 2109 m di altitudine, che riporterà la corsa in Italia. Si scende quindi fino a Campodolcino, per poi risalire fino al traguardo dell'Alpe Motta. Domani ultimo giorno di riposo.

Tappa 16
Sondalo>Lenna
Si riparte subito col botto dopo il giorno di riposo. Una tappa che si snoda per i primi 135 km in Valtellina, dove i corridori affronteranno quasi subito le rampe del durissimo Valico di Trivigno. A seguire un lungo tratto di valle, spezzato dalle due ascese a Teglio e a Cevo, che porta fino a Morbegno, da dove i partecipanti imboccheranno i 26 km decisivi del Passo San Marco. L'arrivo sarà nel piccolo comune di Lenna dopo la lunghissima discesa dal passo, che potrà ispirare qualche attacco o rientro folle e spettacolare.

Tappa 17
Albino>Passo di Tremalzo
La 17' tappa è la più corta dell'edizione, ma questo non la rende affatto banale. Dopo 60 km relativamente facili che conducono a Sulzano, sul Lago d'Iseo, si affronterà la prima grande asperità di giornata, ossia gli 8 ripidi km del Valico di Caposs. A seguito della discesa, si svolta a sinistra nel lunghissimo falsopiano che risale alla Val Trompia fino all'imbocco del Passo Maniva. Scesi da quest'ultimo, si affronterà un breve tratto di fondovalle fino a Storo, da dove dapprima si affronteranno le dolci rampe fino al Passo dell'Ampola, e in successione si salirà sulle pendenze più decise che conducono allo spettacolare Passo di Tremalzo.

Tappa 18
Schio>San Vendemiano
Dopo le grandi montagne degli ultimi giorni, una tappa di transizione attende i corridori. Una tappa che però potrebbe rivelarsi una lotta spettacolare e inaspettata tra gli sprinter e gli uomini da classiche. La seconda più lunga dell'edizione, infatti, è ricca di strappi impegnativi, su tutti quello di Montaner, negli ultimi 80 km, salvo poi concedere possibilità di recupero nel finale, con 20 km totalmente piatti.

Tappa 19
Gemona del Friuli>Cuel di Forcja
A fare da preludio alla tappa regina ci pensa questa cronoscalata in terra friulana. Partenza da Gemona con le bici da cronometro, che i corridori useranno per i 9 km pianeggianti che portano all'intermedio di Avasinis. Qui si cambia la bici e si inizia a salire a Cuel di Forcja, salita ripida, con km al 13%. Contro il tempo non esistono tatticismi, dunque questa crono resterà nelle gambe in vista di domani.

Tappa 20
Feltre>Passo di Pampeago
E' tutto o niente quest'oggi: la tappa regina arriva al 20' giorno, l'ultimo prima di Genova. Una tappa brutale, sia per la lunghezza di 219 km, sia per le salite da affrontare. La spettacolare Foza e il transito sull'altopiano di Asiago fanno da antipasto a un finale brutale: di seguito negli ultimi 75 km si affrontano Passo Manghen, Passo di Lavazè e Passo di Pampeago. Salite lunghe e ripide, specialmente l'ultima: 10 km al 10% medio, con 2 km al 14.3% nella prima parte. Chi riuscirà a zittire le gambe dolenti oggi volerà verso la gloria del Trofeo Senza Fine.

Tappa 21
Novi Ligure>Genova
Oggi è il giorno della grande festa: la passerella finale con partenza da Novi Ligure darà occasione alla maggior parte del gruppo di godersi un ultimo giorno di "relax" dopo le fatiche degli ultimi 20 giorni. Gli unici a non potersi rilassare saranno gli sprinter, con un'occasione per una prestigiosa vittoria e con la ciclamino che potrebbe essere ancora in ballo. Il re del Giro sarà incoronato alla fine dei 6 giri del circuito cittadino di Genova.

Vi presento il mio percorso per il Giro d'Italia 2024.
Edizione che partirà dalla cronometro di Catanzaro e finirà con la passerella di Genova. 3500 Km e tanti metri di dislivello attendono i corridori nei 21 giorni di corsa.
Dettagli-->maps/tours/view/23159
Tappa 1
Catanzaro>Catanzaro Lido
Ad aprire le danze una cronometro un po' atipica, simile alla prima del 2020, vinta da Ganna a Palermo. Si tratta infatti di una crono che, per quanto di lunghezza rispettabile, è di fatto una picchiata dai 345 m della città calabra di Catanzaro alla località marina di Catanzaro Lido (4 m s.l.m.). Per quanto veloce, questa tappa potrebbe comunque già creare qualche divario fra i big.

Tappa 2
Soverato>Belvedere Marittimo
Seconda tappa e prima occasione per gli sprinter. La tappa, dopo aver preso il via da Soverato, affronterà nei primi 31 km due GPM in successione (di lunghezza considerevole ma con dolci pendenze), per poi presentarsi quasi interamente pianeggiante (fatti salvo le brevi ascese ai traguardi volanti di Lamezia Terme e Cetraro) fino al rettilineo di arrivi in leggera ascesa di Belvedere Marittimo.

Tappa 3
Sapri>Salerno
Ancora spazio alle ruote veloci per la terza frazione. Dalla partenza di Sapri alla località di San Pietro, la corsa si presenterà nervosa, con un susseguirsi continuo di saliscendi, in ogni caso non particolarmente insidiosi. A questo punto il percorso diventerà totalmente pianeggiante fino al traguardo di Salerno. Occhio al vento laterale nel lungo tratto di costa che porta dal traguardo volante di Paestum al traguardo.

Tappa 4
Eboli>Monte Vesuvio
Prima tappa per scalatori, dove la classifica potrà iniziare a delinearsi. Dopo aver affrontato il primo GPM di 1' categoria di questa edizione, il "Valico della Carbonara", dopo appena 39 km dalla partenza da Eboli, i corridori affronteranno un percorso tortuoso sia dal punto di vista altimetrico che planimetrico, prima di affrontare le dure rampe del Monte Vesuvio.

Tappa 5
Formia>Roma
Si riparte da Formia con la 4' tappa più lunga del Giro. Una tappa che parte da subito come una montagna russa: non c'è un metro di pianura per i primi 120 km. Tappa quindi probabilmente da fuga numerosa e di qualità, che si giocherà il tutto per tutto sul "Valico di Monte Spino" o, se non dovesse bastare, sul colle del Gianicolo e sul traguardo del Campidoglio nel suggestivo arrivo nella "Città Eterna".

Tappa 6
Santa Marinella>Follonica
Tappa molto incerta la 6'. Percorso per velocisti puri, se non fosse per la presenza dell'ascesa a Tirli a 18 km dal traguardo di Follonica. Una salita per niente impossibile, ma che potrebbe ingolosire le squadre di qualche sprinter resistente ad aprire il gas per selezionare il gruppo.

Tappa 7
Pomarance>Sarteano
Tappa molto insidiosa la 7'. Molti metri di dislivello, concentrati nella lunghissima "Poggio Seragio" e nella dura "Castiglioncello del Trinoro". Quest'ultima in particolare creerà probabilmente grande selezione per la presenza di un tratto di sterrato nella seconda parte, nel quale è compreso il km più duro al 14.3% medio, che si protrarrà per parte della picchiata verso il traguardo di Sarteano, per un totale di 8.5 km. Un tappa forse da fuga, che però crea il terreno giusto per un'imboscata da parte di qualche big coraggioso.

Tappa 8
Umbertide>Tolentino
Si prosegue da Umbertide con una tappa molto probabilmente per gli sprinter, ma che potrebbe presentare qualche situazione tattica interessante per la presenza della facile ma lunga salita al Valico di Colfiorito, dalla quale si scenderà solo dopo un lungo falsopiano e il passaggio dal Valico la Pintura, a soli 45 km dal traguardo di Tolentino.

Tappa 9
Penna Sant'Andrea>Roccaraso (Aremogna)
A chiudere la prima settimana di corse troviamo la tappa più lunga, e una delle più dure, di questa edizione del Giro d'Italia. Il secondo arrivo in salita, posto sulle rampe che da Roccaraso portano agli impianti sciistici di Aremogna, sarà preceduto dalle micidiali "Vado di Sole" e "Passo Lanciano" seguite da un percorso ricco di saliscendi fino ai piedi dell'erta finale.

Tappa 10
Giulianova>Martinscuro
Dopo un meritato giorno di riposo, la corsa riparte dalle Marche, più precisamente dal porto di Giulianova, con una cronometro individuale della rispettabile distanza di 34.4 km, che terminerà a Martinscuro. Percorso per gran parte pianeggiante, ad esclusione dei 3 Km per salire a Tortoreto nella prima metà di corsa. Un'occasione ghiotta per gli uomini più completi per scavare divari importanti con gli scalatori puri.

Tappa 11
Jesi>Imola (Autodromo)
Inizia con la tappa numero 11 il lungo trasferimento verso le Alpi valdostane. Quest'oggi i corridori affronteranno un percorso per sprinter purissimi, che li condurrà da Jesi all'"Autodromo Enzo e Dino Ferrari" di Imola.

Tappa 12
Reggio Emilia>Trino
Seconda e ultima tappa di trasferimento verso le Alpi, da Reggio Emilia a Trino. Una tappa analoga alla precedente dal punto di vista altimetrico, perfetta per gli sprinter purissimi, per i quali sarà probabilmente l'ultima occasione di splendere prima del gran finale di Genova. Da segnalare la lunghezza, che fa di questa tappa la terza più lunga dell'edizione.

Tappa 13
Ivrea>Colle San Carlo
Si giunge sulle Alpi per una tappa che lascerà il segno. Si entra in Valle d'Aosta quasi subito dopo la partenza da Ivrea, dove dopo solo 36 km dai 400 m di Verrès si salirà, tramite il Col d'Arlaz, ai 1602 metri del Col Tzecore. A seguire, una trentina di km di fondovalle per poter tirare il fiato prima di salire in successione a Pila, alla Sella della Charbonniere e infine ai 1969 m del Colle San Carlo da Morgex. Salita finale terribile: 10 Km al 10%, dove non ci sarà modo di nascondersi.

Tappa 14
Gignod>Zinal
Arrivo Svizzero per la 14' tappa, una tappa con molta salita ma senza pendenze troppo arcigne. Si parte dal piccolo comune valdostano di Gignod, da dove inizierà subito la salita al tunnel del Gran San Bernardo, che porterà la carovana fuori dall'Italia. Arrivati a Martigny dopo il Col des Planches, il percorso si discosterà dalla valle solo per salire a Les Agettes, a 60 km dal traguardo, fino a quando non si arriverà a Sierre, da dove lentamente ma lungamente si salirà prima a Saint-Luc e poi all'arrivo di Zinal. Tappa probabilmente da fuga.

Tappa 15
Villadossola>Alpe Motta
A chiudere la seconda settimana troviamo un'altra tappa alpina che potrebbe creare divari importanti. Dopo la partenza di Villadossola, si lascia rapidamente il verbanese per sconfinare in Svizzera dopo la salita di Druogno. In terra elvetica, il percorso si presenterà pianeggiante fino a 81 km dal traguardo, quando si imboccherà l'infinito Passo San Bernardino. Una volta scollinati, si scende brevemente verso Splügen, per poi affrontare la Cima Coppi di questa edizione, il Passo Spluga, a 2109 m di altitudine, che riporterà la corsa in Italia. Si scende quindi fino a Campodolcino, per poi risalire fino al traguardo dell'Alpe Motta. Domani ultimo giorno di riposo.

Tappa 16
Sondalo>Lenna
Si riparte subito col botto dopo il giorno di riposo. Una tappa che si snoda per i primi 135 km in Valtellina, dove i corridori affronteranno quasi subito le rampe del durissimo Valico di Trivigno. A seguire un lungo tratto di valle, spezzato dalle due ascese a Teglio e a Cevo, che porta fino a Morbegno, da dove i partecipanti imboccheranno i 26 km decisivi del Passo San Marco. L'arrivo sarà nel piccolo comune di Lenna dopo la lunghissima discesa dal passo, che potrà ispirare qualche attacco o rientro folle e spettacolare.

Tappa 17
Albino>Passo di Tremalzo
La 17' tappa è la più corta dell'edizione, ma questo non la rende affatto banale. Dopo 60 km relativamente facili che conducono a Sulzano, sul Lago d'Iseo, si affronterà la prima grande asperità di giornata, ossia gli 8 ripidi km del Valico di Caposs. A seguito della discesa, si svolta a sinistra nel lunghissimo falsopiano che risale alla Val Trompia fino all'imbocco del Passo Maniva. Scesi da quest'ultimo, si affronterà un breve tratto di fondovalle fino a Storo, da dove dapprima si affronteranno le dolci rampe fino al Passo dell'Ampola, e in successione si salirà sulle pendenze più decise che conducono allo spettacolare Passo di Tremalzo.

Tappa 18
Schio>San Vendemiano
Dopo le grandi montagne degli ultimi giorni, una tappa di transizione attende i corridori. Una tappa che però potrebbe rivelarsi una lotta spettacolare e inaspettata tra gli sprinter e gli uomini da classiche. La seconda più lunga dell'edizione, infatti, è ricca di strappi impegnativi, su tutti quello di Montaner, negli ultimi 80 km, salvo poi concedere possibilità di recupero nel finale, con 20 km totalmente piatti.

Tappa 19
Gemona del Friuli>Cuel di Forcja
A fare da preludio alla tappa regina ci pensa questa cronoscalata in terra friulana. Partenza da Gemona con le bici da cronometro, che i corridori useranno per i 9 km pianeggianti che portano all'intermedio di Avasinis. Qui si cambia la bici e si inizia a salire a Cuel di Forcja, salita ripida, con km al 13%. Contro il tempo non esistono tatticismi, dunque questa crono resterà nelle gambe in vista di domani.

Tappa 20
Feltre>Passo di Pampeago
E' tutto o niente quest'oggi: la tappa regina arriva al 20' giorno, l'ultimo prima di Genova. Una tappa brutale, sia per la lunghezza di 219 km, sia per le salite da affrontare. La spettacolare Foza e il transito sull'altopiano di Asiago fanno da antipasto a un finale brutale: di seguito negli ultimi 75 km si affrontano Passo Manghen, Passo di Lavazè e Passo di Pampeago. Salite lunghe e ripide, specialmente l'ultima: 10 km al 10% medio, con 2 km al 14.3% nella prima parte. Chi riuscirà a zittire le gambe dolenti oggi volerà verso la gloria del Trofeo Senza Fine.

Tappa 21
Novi Ligure>Genova
Oggi è il giorno della grande festa: la passerella finale con partenza da Novi Ligure darà occasione alla maggior parte del gruppo di godersi un ultimo giorno di "relax" dopo le fatiche degli ultimi 20 giorni. Gli unici a non potersi rilassare saranno gli sprinter, con un'occasione per una prestigiosa vittoria e con la ciclamino che potrebbe essere ancora in ballo. Il re del Giro sarà incoronato alla fine dei 6 giri del circuito cittadino di Genova.
